Gli obbiettivi che il Piano operativo si prefigge sono:
Missione 1: digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo
- favorire un’agevole consultazione ed utilizzazione del Piano, nelle sue parti normative e cartografiche;
- incrementare concretezza, certezza ed insieme elasticità di attuazione del Piano;
- disporre di uno strumento pienamente coerente con le disposizioni legislative vigenti, nonché con la pianificazione sovraordinata;
- adeguare lo strumento alle richieste della più recente normativa regionale in materia di contenimento del rischio, specialmente per quanto concerne gli aspetti geologici e idrogeologici e ai nuovi studi redatti con il P.S.I.;
- aggiornare la schedatura del Patrimonio Edilizio Esistente;
- favorire la concretezza del Piano in relazione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNR) e a specifici progetti di sviluppo capaci di intercettare finanziamenti da parte di Enti sovraordinati (Città Metropolitana, Regione ecc.);
- favorire la transizione del Capoluogo comunale a Città della piana empolese, promuovendo il potenziamento dei servizi culturali, sportivi, infrastrutturali e di connessione che qualifichino il sistema insediativo elevandone le caratteristiche sociali, culturali, di aggregazione e di risposta alle esigenze della cittadinanza;
- favorire il potenziamento dei servizi culturali e sportivi comunali, riqualificando l’esistente e prevedendo nuove attrezzature di interesse anche sovracomunale;
- incentivare le infrastrutture digitali a servizio del cittadino da coordinare con il Piano delle Antenne Comunale;
- incentivare il sistema del turismo locale favorendo servizi turistici di qualità e il recupero dell’edilizia rurale in zona agricola, inserendo e potenziando il concetto di albergo diffuso, e qualificando il rapporto tra sistema urbano e ambito rurale;
- valorizzare e tutelare il sistema ambientale paesaggistico in connessione con il sistema dei beni storici;
- valorizzare e favorire la commercializzazione del prodotti tipici della produzione agro-silvo pastorale, incentivando economie di filiera corta;
- valorizzare e tutelare il sistema ambientale-paesaggistico (sistema agro-silvoforestale) salvaguardando le aree collinari e pedecollinari;
- favorire le attività che si integrano con il sistema e il paesaggio agricolo quali agricampeggi, individuando le aree idonee;
- favorire il sostegno delle attività agricole, agrituristiche e zootecniche presenti nel territorio rurale in funzione della loro valenza di presidio ambientale, incentivando le attività che si integrano con il sistema e il paesaggio agricolo.
Missione 2: rivoluzione verde e transizione ecologica
- minimizzare il consumo di suolo, perseguendo il miglioramento della qualità costruttiva e la riqualificazione del tessuto urbano, attraverso interventi di rigenerazione urbana e di rinnovo edilizio (anche per i tessuti nati tra gli Anni ‘50 e ‘90);
- favorire interventi innovativi di trasformazione urbanistica, accompagnati da misure perequative e compensative volte all’efficientamento energetico e alla messa in sicurezza sismica degli immobili in linea con le più recenti direttive nazionali;
- valorizzino il recupero del centro storico e del patrimonio edilizio esistente di vecchia formazione, attraverso azioni mirate di tutela dei beni di interesse storico architettonico, la riqualificazione delle situazioni di degrado, la promozione di usi ed attività compatibili con il contesto insediativo storico (residenza, turismo, albergo diffuso, commercio, artigianato, collegamento con le aziende agricole, servizi, etc);
- valutino l’inserimento di previsioni di Edilizia Residenziale Pubblica;
- valorizzare il tessuto produttivo esistente, attraverso la riqualificazione, la razionalizzazione e lo sviluppo del sistema delle dotazioni infrastrutturali e dei servizi, attraverso anche un’attenta riqualificazione degli spazi comuni e degli standard;
- consolidare i poli produttivi esistenti, anche attraverso interventi di ampliamento, in modo da evitarne la diffusione indistinta sul territorio;
- favorire e indirizzare il contrasto ai cambiamenti climatici attraverso meccanismi di conversione dei processi produttivi delle aziende presenti e allo sviluppo del settore dell’Economia circolare e innovazione tecnologica (transizione ecologica);
- favorire il sistema del commercio diffuso nei nuclei e nei centri abitati, mantenendo ed incentivando la presenza dei negozi di vicinato a servizio dei residenti;
- incentivare strategie volte al miglioramento del microclima urbano, favorendo azioni come il rimboschimento urbano e la messa in sicurezza dell’approvvigionamento idrico;
- incentivare progetti di sviluppo integrato tra aree edificate e spazi naturali, migliorando in termini ambientali e energetici l’ambito urbano con la realizzazione di isole verdi finalizzati al raggiungimento di standard di auto-sufficienza energetica;
- incentivare, qualificare e diversificare le attività agricole;
- individuare le aree più sensibili e fragili sotto il profilo ambientale e paesaggistico ove limitare gli interventi ammissibili;
- favorire la filiera agroalimentare sostenibile attraverso politiche di qualità che incentivino la riduzione di inquinanti a favore di una agricoltura sostenibile;
- incentivare la quota di energia prodotta da fonti di energia rinnovabile attraverso progetti innovativi e sistemi ibridi agricoltura-produzione energetica, volti a favorire l’auto-consumo energetico nelle attività;
- riqualificare l’ambito urbano-rurale della città tra le barriere infrastrutturali, coerentemente con l’obiettivo del P.S.I.;
- valorizzare dell’asta fluviale dell’Arno attraverso un ripensamento della sua funzione ecologica e naturalistica, prevedendo specifiche azioni che mirino all’integrazione del fiume con la città e l’ambito rurale con la realizzazione di un parco fluviale, ove tentare di recepire e integrare le scelte urbanistiche con gli obiettivi del Contratto di Fiume Arno e del Contratto di Fiume Elsa.
Missione 3: infrastrutture per una mobilità sostenibile
- potenziare la rete dei servizi sotto il profilo localizzativo e qualitativo, al fine di raggiungere l’obiettivo della città del quarto d’ora;
- potenziare la rete di spazi pubblici (anche mediante micro interventi quali aree di sosta, piazze e spazi pedonali, alberature, aree a verde), la dotazione di servizi di interesse collettivo e di supporto alla residenza, la realizzazione di connessioni ecologiche e funzionali a scala urbana;
- potenziare la rete viaria al fine di migliorare gli accessi alla città pubblica, alla città dei servizi, e alla città del lavoro alla luce delle strategie di P.S.I.;
- studiare, analizzare e potenziare le aree di sosta nelle zone che presentano criticità in merito;
- Incentivare la mobilità sostenibile tramite l’individuazione di percorsi ciclopedonali;
- migliorare l’accessibilità territoriale al capoluogo-città potenziando i servizi ferroviari e di interscambio ferro-gomma, integrandoli con la rete della mobilità dolce.
Missione 4: istruzione e ricerca
- confermare il ruolo policentrico dei servizi scolastici esistenti e completare il polo scolastico con nuovi servizi scolastici sovracomunali.
Missione 5: inclusione e coesione
- consolidare e incentivare la crescita demografica comunale attraverso politiche che riqualifichino il tessuto insediativo e la dotazione di servizi al fine di intercettare le
- nuove esigenze e richieste della popolazione nate negli ultimi anni a seguito degli importanti avvenimenti globali (cambiamenti climatici, pandemia ecc..);
- consolidare il carattere radiocentrico del sistema insediativo e la coesione sociale e territoriale tra il capoluogo-città con le frazioni-satelliti, potenziando l’assetto urbanistico di queste ultime con interventi di riqualificazione e completamento del tessuto insediativo esistente;
- creare nuovi punti di aggregazione e riqualificazione degli insediamenti lineari;
- perseguire finalità di aggregazione sociale e ricreativa prevedendo ove necessario la realizzazione di servizi alla persona, nonché strutture a servizio di parchi pubblici e impianti sportivi.
Missione 6: salute
- completare gli interventi in corso volti a dotare il territorio empolese di una nuova casa della salute a servizio del centro e aumentare la dotazione delle attrezzature sanitarie di interesse collettivo a supporto della collettività attraverso la pianificazione di ulteriori ambiti di intervento a ciò destinati.